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15.08.18 – 22.08.18 DE LA RIVE DROITE A SAUTERNES

Viaggio a Bordeaux e dintorni.

La vita ha senso solo quando è animata da grandi passioni.

Non importa quale sia la vostra.
Potrebbe essere la passione per un uomo, o una donna.
Oppure la passione per la musica o la danza. O una qualsiasi altra passione.
Davvero, non importa quale sia la vostra, importa solo che la viviate fino in fondo e, magari, perché no, con qualcuno accanto che la condivida.

Ecco, io di passioni ne ho tante e quest’anno ho avuto la fortuna di scoprirne una nuova, grazie al cofondatore di questo blog, Diego, che si è dimostrato essere un fantastico compagno di avventura, non solo nei mesi passati, ma anche durante tutta una settimana passata a Bordeaux e dintorni.

Una fantastica esperienza, che forse senza la “sua” passione per questa parte della Francia e dei suoi vini, non avrei fatto.

Ed allora, ecco che, insieme, siamo andati da La Rive Droite a Sauternes, passando per la Rive Gauche.

Abbiamo goduto della città di Bordeaux e di tante delle cose che ha da offrire, conservando qualcosina giusto per avere una buona scusa per tornare…

Abbiamo visitato quattro fantastici Châteaux, ma avremmo voluto visitarne molti di più!

Sulla Rive Droite, nella meravigliosa cornice di Saint-Emilion, un 1er Grand Cru Classé; sulla Rive Gauche, una fantastica doppietta, con Château Haut-Breton Larigaudière, Cru Bourgeois poco fuori la cittadina di Margaux e Château Lafon-Rochet, 4ème Grand Cru Classé, a Saint-Estephe.
E, dulcis in fundo (letteralmente, oserei dire!),  Sauternes e lo Château d’Arche, 2ème Grand Cru Classé, quest’ultimo in compagnia del Maitre de Chai, Olivia de Pinos.

Da ogni singola visita siamo usciti arricchiti, perché non ci siamo limitati a degustare del vino.

Siamo partiti dalla vigna, abbiamo toccato il suolo, sfiorato i grappoli, gustato gli acini.
Siamo entrati nelle cantine, invase dal tipico profumo dei vini in maturazione, camminando tra tini in acciaio e cemento, e tra meravigliose barrique, magari degustando prima dalla barrique, i diversi elementi che poi andranno a comporre il blend finale di ognuno di questi produttori, per poi assaggiare il risultato finale.

 

Vorrei riuscire con le parole a trasmettervi l’emozione di tutto ciò.

Io mi sono sentita come un bimbo che scopre un nuovo magico mondo,  e vi assicuro che il mondo del vino è magico per davvero!

Ho visto persone parlare dei grappoli d’uva, o del contenuto di una barrique, come del preferito tra i loro figli, con amore e passione e trasporto. Perché fare vino non è solo un fatto economico o di marketing, ma è vero amore e vera passione.

Troppo spesso ho sentito voci autorevoli denigrare i vini di Bordeaux, troppo commerciali e facili da bere per incontrare il favore degli acquirenti. Ma questa è solo una piccola parte di una grande realtà!

Una realtà dove, certo gli interessi economici in gioco sono enormi. Una realtà, che dopo aver conquistato il mercato americano, procede spedito alla conquista dei mercati asiatici. Tutto vero.

Ma è anche una realtà in cui, anche all’interno di grandi Châteaux, spesso gestiti da gruppi di finanziatori che nulla hanno a che vedere con il vino (banche, assicurazioni, fondi di investimento), persone che amano veramente e profondamente la loro terra, i loro vigneti, lavorano appassionatamente per produrre grandi vini, vini di qualità, e non solo vini di facile beva o troppo “americanizzati”.

In ognuno degli Châteaux che abbiamo visitato, ho trovato grandi vini e vi assicuro che non ho dovuto vendere alcuno dei miei organi per portare a casa qualche buona bottiglia!

Certo, non siamo stati da Petrus a Pommerol, né da Cheval Blanc a Saint-Èmilion! Ma mi sento di dire, dall’alto della mia inesperienza, che i vini degustati erano notevoli.

D’altro canto, è possibile anche che, non essendo ancora molto esperta, ma soprattutto un’appassionata, non avrei saputo apprezzare a dovere un vino da qualche migliaio di euro a bottiglia. Magari tra qualche annetto, chissà… per ora sono soddisfatta così.

Ho un solo rimpianto. Questa splendida avventura è finita davvero troppo presto per me, per cui credo dovrò mettere in programma almeno un altro paio di viaggetti nella zona!

P.S. nei prossimi giorni vi racconteremo alcuni momenti del nostro viaggio, quelli per noi più significativi.

Si parte sabato alla volta di  Saint-Emilion, dunque: Stay tuned!

Posted on: Ottobre 24, 2018, by :